La grande scritta "Arbeit macht frei" rubata il 18 dicembre scorso dall'ingresso di Auschwitz è stata riconsegnata, ieri a Cracovia, ai responsabili del museo del lager nazista. In ferro, pesante, la scritta (in tedesco: il lavoro rende liberi) è stata tagliata in tre parti. Intanto le indagini proseguono: i magistrati polacchi hanno chiesto l'arresto di Anders Hoegstroem, neonazista svedese, sospettato di essere il principale complice dei cinque polacchi già arrestati per il furto.